Martedi, 23 aprile 2024 - ORE:11:46

Giornata della Memoria, parla Don Ciotti

don ciotti

Sabato dal palco per la XVIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie verranno letti e ricordati i nomi di oltre 900 innocenti uccisi dalle mafie. “Libera non è opera di navigatori solitari. Qui non c’è Luigi Ciotti oggi, c’è un NOI. Sei un piccolo strumento per mettere insieme tante altre realtà… ma ci sono soprattutto i familiari delle vittime innocenti delle mafie. E’ importante sentire il nome della persona cara… sono morti tutti per la stessa ragione, per la democrazia del nostro paese”.

Gravissimo errore parlare di mafia solo al Sud

«Libera è nata nel ’95 nel clima di indignazione seguito alle stragi di Capaci e di via D’Amelio, e dal bisogno urgente di reagire attraverso un percorso culturale, educativo, di conoscenza, di impegno civile, l’unico in grado di garantire lo stato di salute di una democrazia. Così, nel ’96 siamo riusciti a raccogliere 1 milione di firme a sostegno della legge sulla confisca dei beni della mafia e il loro uso sociale, per cui si era battuto ed era morto Pio La Torre, e che prima di essere approvata ha trovato mille ostacoli in parlamento. Abbiamo conosciuto la fatica di andare a bussare alla porta dei capigruppo, uno per uno, di lottare con i tempi di lavori parlamentari, il patema dell’approvazione».

La legge necessaria già esiste

«In extremis. E oggi sappiamo quanto sia faticoso farla funzionare, arrivare alle confische, restituire terre e beni immobili alla collettività, garantire la loro rinascita economica a vantaggio di tutti. Basti pensare che solo 35 delle oltre 1.600 aziende confiscate sono finora sopravvissute e in grado di camminare. Eppure sappiamo anche quanto sia importante in quei territori vedere i giovani al lavoro nei campi appartenuti a Riina e Provenzano, occupare le case e le ville che furono di boss autori di stragi, e i prodotti delle cooperative sociali come il vino Centopassi serviti al rinfresco del presidente Napolitano per la festa della Repubblica. Uno schiaffo alla mafia costato una raffica di attentati e distruzioni, che ci hanno toccato nel vivo. Ma ormai sappiamo che questa è l’unica strada da percorrere».

Pubblicato da:
Tempo stimato di lettura: 1 minute, 57 seconds
Scrivi la tua opinione

Eccetto dove diversamente indicato, i contenuti di Studionews24 sono rilasciati sotto Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License. Tutti i contenuti di Studionews24 possono quindi essere utilizzati a patto di citare sempre studionews24.com come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.studionews24.com oppure alla pagina dell'articolo. In nessun caso i contenuti di Studionews24.com possono essere utilizzati per scopi commerciali. Eventuali permessi ulteriori relativi all'utilizzo dei contenuti pubblicati possono essere richiesti a info@studionews24.com.