Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:05:52

Omicidio di Castagneto, si segue la pista dello stupro di gruppo

Omicidio di Castagneto

Potrebbero essere stati in tre a massacrare Ilaria Leone dopo averla violentata. Un’ipotesi che sprofonda ancora di più questo delitto nel pozzo dell’orrore.

Due complici. L’assassino: o gli assassini. Usa il plurale il procuratore capo Francesco De Leo, che torna sui suoi passi. Sabato mattina aveva lasciato aperta questa ipotesi, poi l’aveva esclusa alla luce dell’esito dell’autopsia. Ieri l’ha riaperta. Non può essere un caso. E non lo è. I carabinieri cercano altre due persone come raccontiamo oggi sul giornale in edicola.

Convalidato il fermo per Ablaye Ndoye

Intanto stamani è stato convalidato il fermo ed è stata confermata la misura cautelare in carcere per Ablaye Ndoye che davanti al gip, Antonio Pirato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Presente in tribunale a Livorno anche il pm Fiorenza Marrara. L’interrogatorio di garanzia è durato pochi minuti, il tempo della formalizzazione delle accuse. Subito dopo Ndoye è stato riaccompagnato nel carcere Le Sughere di Livorno.

Le indagini proseguono

«Non si esclude la presenza di complici nell’attività delittuosa». Lo ha detto il procuratore capo di Livorno, Francesco De Leo, nel corso di un incontro con la stampa che si è svolto ieri. De Leo ha spiegato che i complici potrebbero aver non solo favorito l’omicidio ma aver partecipato attivamente. È un’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti.

Per il momento la salma resta sotto sequestro: il procuratore capo ha spiegato che è necessario fare ulteriori accertamenti tecnici sul corpo. Slittano quindi i funerali.

Tensione nella comunità senegalese

L’arresto di Ndoye ha creato dolore e sconcerto nella comunità senegalese. «C’è sempre stato uno storico affetto e molta stima tra la comunità e la popolazione locale a Donoratico – dice Diop Mbaye, capo della comunità senegalese in Toscana. La mamma di Ndoye lavora a Donoratico da 10 anni ed è disperata. Vorrebbe chiedere scusa alla madre di Ilaria ma prova un profondo senso di vergogna e di dolore. Il nostro obiettivo è di non guastare i rapporti. Quanto agli stranieri la situazione in Italia è piena di contraddizioni: da una parte lo Stato non dà il permesso a gente che lavora e cerca di vivere onestamente dall’altra ci sono persone che delinquono e fanno come vogliono. E pertanto non hanno alcun interesse, se ne fregano di avere i documenti».

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