Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:01:11

Omicidio Giuseppe Di Matteo, confermate pene

di matteo

La Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato oggi i cinque ergastoli del primo grado per il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido dopo due anni di prigionia. L’ergastolo e’ stato confermato per il boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, per il capomafia latitante Matteo Messina Denaro, per Francesco Giuliano, Salvatore Benigno e Luigi Giacolone. Inoltre e’ stata confermata anche la condanna a 12 anni per il pentito Gaspare Spatuzza, che ha ottenuto l’attenuante speciale prevista per i collaboratori di giustizia. Infine i giudici d’appello hanno previsto una provvisionale di 300 mila euro per Franca Castellese, la madre del piccolo Giuseppe, che in primo grado aveva avuto 100 mila euro. Il fratello avra’ invece 150 mila euro.

Giuseppe Di Matteo, uno dei peggiori orrori italiani

Per cercare di convincerlo a tornare “uomo d’onore”, Cosa Nostra ha fatto rapire il figlio, che per 779 giorni è stato tenuto in catene, e alla fine ucciso come si usa con gli animali indesiderati nelle campagne siciliane. Prima strangolato, poi disciolto nell’acido.

La verità è emersa durante gli interrogatori del pentito Vincenzo Chiodo, i cui verbali sono stati letti pubblicamente dall’attrice Stefania Blandeburgo nell’edizione 2012 del Festival della Legalità. A dare ordine di uccidere Giuseppe di Matteo, l’11 gennaio 1996, sarebbe stato Giovanni Brusca, l’uomo che azionò il comando a distanza che fece esplodere il tritolo sull’autostrada Capaci-Palermo uccidendo il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, dopo che Santino di Matteo aveva mostrato tutte le intenzioni di non tornare sulla decisione di diventare un pentito di mafia, Brusca aveva saputo di essere stato condannato per l’omicidio di Ignazio Salvo, proprio in base alle rivelazioni di Santino Di Matteo.

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