Sabato, 20 aprile 2024 - ORE:07:42

Processo Sarah Scazzi, ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano

processo sarah scazzi

Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. Lo ha deciso la Corte d’assise di Taranto, presieduta da Cesarina Trunfio.

8 anni, invece, per Michele Misseri

Michele Misseri, lo zio della ragazzina, nonché rispettivamente padre e marito di Sabrina e Cosima, è stato invece condannato a otto anni di reclusione per concorso nella soppressione del cadavere della nipote e per furto aggravato del telefonino della vittima.

Non è stata dunque ritenuta vera la sua versione dei fatti: l’uomo si è più volte autoaccusato dell’omicidio. Accolta, invece, la tesi dell’accusa, secondo cui sono state mamma e figlia ad uccidere la ragazzina (“una la teneva, l’altra la strangolava”, ha ricostruito il pubblico ministero Mariano Buccoliero durante le 52 udienze del processo) per gelosia, mentre lui si sarebbe inventato di sana pianta la ricostruzione del delitto in quanto “succube” della moglie.

Una condanna che adesso va confermata

La Corte di Assise di Taranto ha anche condannato a sei anni di reclusione, con uno sconto di un anno sulla pena richiesta, Carmine Misseri e Cosimo Cosma. I due, fratello e nipote dello zio della vittima, Michele Misseri, erano accusati di aver aiutato l’agricoltore di Avetrana a sopprimere il cadavere della quindicenne.

Due anni (con due mesi di interdizione dalla professione) sono stati inflitti all’avvocato Vito Russo, primo legale di Sabrina Misseri, accusato di intralcio alla giustizia. Infine condanne fra un anno e un anno e quatto mesi sono arrivate per tre persone accusate di favoreggiamento: si tratta di amici e parenti del fioraio Buccolieri, l’uomo che avrebbe assistito alla scena del sequestro di Sarah. Il testimone ritrattò la sua versione sostenendo di averla solo sognata e i tre imputati condannati avrebbero sostenuto la versione di comodo del sogno. Buccolieri verrà giudicato in altro processo per false dichiarazioni al pm.

La Corte di assise di Taranto, infine, ha condannato anche Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla famiglia Scazzi e al Comune di Avetrana. Nello stesso tempo ha stabilito una provvisionale di 50.000 euro ciascuno ai genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano, e di 30.000 euro per il fratello Claudio.

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