Aereo fuori pista, Carpatair non parla chiaro

Aereo fuori pista, l’accusa è di disastro colposo

A quanto pare, almeno per il momento, l’accusa procederà verso ignoti. Questo è quanto inserito dalla procura di Civitavecchia nel pesante fascicolo sull’aereo finito fuori pista a Fiumicino il 2 febbraio.

Una pesante accusa di disastro colposo in cui il procuratore Gianfranco Amendola e il sostituto Paolo Calabria esaminano l’informativa della polizia con i rilievi effettuati durante il fine settimana e tutte le deposizioni dei testimoni.

Le dichiarazioni più attese, neanche a dirlo, sono quelle del pilota dell’aereo. È nella speranza di tutti, infatti, che le stesse possano far luce su questa terribile faccenda.

Carpatair parla di un episodio dovuto al caso

L’azienda Carpatair, poi, non sembra voler entrare nel merito dell’inchiesta. Ma ancora, preme sottolineare che:
“varie testimonianze, a partire dal direttore dell’Enac dell’aeroporto di Fiumicino, Vitaliano Turrà, hanno segnalato non solo il forte vento ma anche, apparentemente, il pericoloso fenomeno di windshear, che si verifica quando la direzione del vento può arrivare a rovesciarsi quasi istantaneamente, provocando gravi rischi per gli aerei. Il fenomeno non era previsto nei rapporti meteorologici disponibili per l’equipaggio prima del volo. Inoltre all’aereo non è giunta alcuna comunicazione di windshear durante il volo o nella fase di avvicinamento. Va detto che nel caso in cui si fosse registrato il fenomeno di windshear, le conseguenze sarebbero potute essere ben più severe se non fosse stato per l’abilità dei membri dell’equipaggio”.

Tutto lascia presupporre che una soluzione a questo caso intricato ancora sia di la da venire. Non ci resta che attendere ulteriori notizie.